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Sistemazione giardini e aree verdi private, guida pratica al bonus 2018

Bonus Verde detrazioni

Bonus detrazione, guida pratica bonus detrazione fiscale per la sistemazione di giardini e aree verdi: pagamenti, tetto di spesa, lavori ammessi e casi specifici

La Legge di bilancio 2018 ha introdotto alcune novità in tema di detrazioni fiscali, novità che, nello specifico, riguardano giardini e aree verdi private. Il bonus verde prevede un’agevolazione del 36% per quei lavori che interessano la sistemazione delle aree verdi private, lavori effettuati nel 2018.

E’ il comma 12, legge 205/2017 che prevede il bonus verde per tutti i lavori di sistemazione o realizzazione di giardini in edifici privati e condomini.

Dopo le detrazioni per lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, prorogate al 50 e 65 per cento, alle agevolazioni destinate ai lavori antisismici, al bonus mobili al 50 per cento, cerchiamo di capire il funzionamento e i vantaggi di questo bonus verde.

Spesa massima detraibile

Iniziamo col dire che la cifra massima detraibile è pari a 1.800 euro, ovvero il 36% sul tetto di spesa pari a 5.000 euro. Qualora i lavori interessino immobili ad uso promiscuo dedicati alla professione, attività commerciale o di arte, la percentuale del bonus si dimezza al 18%. La detrazione è cumulabile con le agevolazioni sugli immobili sottoposti a vincolo così come specificato nel decreto legislativo 42/2004, tali agevolazioni vengono tuttavia ridotte al 50%.

Sono dieci le quote annuali di pari importo previste per la ripartizione della detrazione fiscale a partire dall’anno in cui si è effettuata la spesa.

Cosa si può fare

Sistemazione a verde di aree scoperte private in edifici esistenti, interventi in pertinenze, recinzioni e unità immobiliari, realizzazione pozzi e impianti di irrigazione. Sono inclusi anche i lavori per giardini pensili e la realizzazione di coperture a verde. Rientrano nell’agevolazione anche quanto speso per la progettazione e la manutenzione, purché siano associate agli interventi sopraelencati. Possono godere dell’agevolazione anche i lavori effettuati sulle parti comuni esterne di immobili condominiali.

I 5.000 euro di tetto massimo si intendono per unità immobiliare ad uso abitativo. Se i lavori riguardano il  condominio, la detrazione si applica ad ogni unità abitativa che lo compone nel limite della quota ad esso imputabile, purché tale quota sia stata effettivamente versata al condominio nei termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Quanto speso per i lavori di sistemazione o ristrutturazione, deve essere a carico del contribuente che detiene o possiede in base ad un titolo idoneo, l’immobile oggetto di lavori.

Adempimenti

Come per altre detrazioni fiscali edilizie, anche il bonus verde richiede una serie di adempimenti tra queste,  segnaliamo il pagamento con mezzi tracciabili (bonifico parlante).

Da ricordare che rientrano nel diritto alla detrazione solo i lavori eseguiti nel 2018, ciò vuol dire che la detrazione andrà computata a partire dalla dichiarazione dei redditi 2018 con riferimento al periodo d’imposta 2018.

Qualora l’unità immobiliare venisse venduta, la detrazione passerebbe automaticamente a l’acquirente per i periodi di imposta restanti. La detrazione, salvo diversa specifica da inserire nell’atto di vendita, non resta in capo al venditore ma passa a l’acquirente. Qualora l’avente diritto venisse a mancare, il beneficio fiscale andrebbe a ricadere solo ed esclusivamente su l’erede che conserva la detenzione diretta dell’immobile.

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